Qualche giorno fa abbiamo intervistato l’Architetto Luca Maci, pluripremiato progettista di oggetti d’arredo e designer di interni.
Con Luca abbiamo un ottimo rapporto e stiamo collaborando su un grande progetto che rivoluzionerà il design dell’arredo bagno in Corian – troverai qualche indiscrezione all’interno dell’intervista.
La sua esperienza e il pensiero laterale che lo contraddistingue nell’abbinare design e scelta dei materiali, mi hanno in qualche modo obbligato ad intervistarlo e raccontare la sua storia.
Ci ha parlato ovviamente di Corian regalando qualche consiglio per i suoi colleghi designer.
Immergiamoci adesso nella mente del progettista. Luca ci farà viaggiare nel mondo del design e ci spiegherà come l’estro si concretizza in grandi progetti.
Intervista all’Architetto Luca Maci
Ciao Luca, parlami un po’ di te, dei tuoi studi e di quello che fai nella vita
Sono un architetto, siciliano. Ho studiato a Reggio Calabria, all’Università “Mediterranea”; lì ho avuto modo di fare diverse esperienze segnanti per la mia attività.
Come mai hai deciso di intraprendere la strada dell’architettura?
Mi piaceva disegnare e sognavo di fare il fumettista, sono finito ad architettura un po’ per caso, ma poi me ne sono innamorato. Non potendo permettermi gli studi presso le scuole di fumetto, avevo virato sull’arruolamento in polizia, fino a qualche mese prima del diploma. Poi decisi di ascoltare le sollecitazioni di amici e parenti nel provare a continuare gli studi in campo artistico. Dalla scuola per geometri ad architettura il passo parve il più naturale. E così scoprì presto di non essere portato per la carriera militare ed esplose la passione per il progettare.
Quali sono i progetti che ti hanno dato più soddisfazioni?
Nonostante i dieci anni di attività, il mio è un percorso ancora in costruzione. Negli ultimi anni mi sono dedicato con maggiore impegno al progetto di prodotto, nel campo degli arredi e dei complementi, e qualche soddisfazione da lì più che altrove, pian piano, arriva.
Ritornare in Sicilia mi ha fatto riscoprire il fascino di alcuni oggetti ormai in disuso, alcune atmosfere ormai rare, le tradizioni isolane, che diventano di volta in volta ispirazione per nuovi progetti.
Qualcuno di questi è stato premiato?
Uno dei progetti, il tavolino Conca, nonostante sia rimasto un prototipo, mi ha lanciato nel campo del design: frutto di un concorso online, fu selezionato da Gianni Di Matteo per ADI Sicilia per la mostra “It’s a wonderful time” (2015); poi sono arrivati il premio “Tao Award Talent Design” nel 2016, la mostra “Prossimo Futuro – 45 designer italiani under 40”, la selezione per la mostra di debutto di una nuova rivista del gruppo DDN, la menzione speciale “E. Sottsass” al “Materia Independent Design Festival” del 2017.
È un mio rammarico, nonostante tutto, non aver trovato ancora per questo progetto un produttore.
Parlando di materiali, cosa ne pensi in generale del Corian?
Nei miei lavori, riaffiora una venerazione per il legno. Il Corian però offre una flessibilità fisica e compositiva irraggiungibile con gli altri materiali. E la flessibilità delle linee, la sinuosità delle curve, sono elementi costantemente presenti nei miei progetti.
Il Corian si presta benissimo all’arredo bagno. Qual è il motivo principale?
In un ambiente come il bagno la pulizia e l’igiene sono elementi imprescindibili, ed il Corian si presta chiaramente all’impiego con la sua facile manutenzione e durevolezza.
Sappiamo tutti però, che se il Corian non è lavorato correttamente, rimangono delle micro-posorità sulla sua superficie. Noi di Duraltop abbiamo risolto il problema con la nostra finitura DuralClean, cosa ne pensi?
So che quella finitura nasce per esigenze prestazionali tecniche, apprezzabilissime, ma a me ha colpito la sensualità del suo aspetto tattile, il suo effetto setoso.
Se dovessi dare un consiglio fondamentale sul Corian ai tuoi colleghi progettisti, quale sarebbe?
Qualcuno diceva che la materia esprime in sé ciò che vuol essere/diventare. Il Corian può essere tante cose differenti (può essere tagliato, incollato, curvato e stampato), occorre quindi saperlo ascoltare e riuscire a liberarne l’energia interna.
Cosa consigli invece alle persone che vorrebbero realizzare un arredo bagno in Corian su misura?
Realizzare un arredo bagno su misura richiede necessariamente l’intervento di un bravo consulente che sappia bene interpretare le singole esigenze e garantire che il prodotto si collochi nello spazio specifico al meglio.
Cosa bolle nella tua pentola di designer? Hai qualche progetto in vista di cui puoi svelarci qualche indiscrezione?
Ho realizzato, con tre diverse aziende siciliane, dei prodotti che saranno presentati a Milano in occasione della prossima Design Week presso gli spazi di Design Land 2 al Fuorisalone: uno sgabello, Gala, in multistrato di betulla, per Zag; un sottopentola in faggio, Zigzag, per Trame Siciliane; una linea di cementine, Tartan, per la nuova collezione inMOV di Romano Pavimenti.
Poi, sto lavorando a dei progetti di lavabi che prevedono l’uso del Corian in abbinamento a metalli e legni, in cui mi sono divertito a mescolare la tradizione siciliana con le arti neoplastiche. Detta così potrebbe sembrare una follia, ma ti assicuro che i risultati sono sorprendenti; e presto lo scopriremo.
Grazie Luca per il tempo che ci hai dedicato!
Puoi contattare Luca tramite la sua pagina Facebook o su Instagram.
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